Lazio (disambigua). Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi
Il Lazio è una regione a statuto ordinario dell'Italia centrale, con⭕️ capoluogo Roma. Con 5 713 228 abitanti[2] è la seconda regione più popolata d'Italia dopo la Lombardia[5], e la nona⭕️ per estensione della superficie. Confina a nord-ovest con la Toscana, a nord con l'Umbria, a nord-est con le Marche e⭕️ l'Abruzzo e a sud-est con il Molise e la Campania.
A ovest invece è bagnato dal mar Tirreno, al suo interno⭕️ è presente la piccola enclave della Città del Vaticano. Nella remota antichità il Lazio (Latium) comprendeva soltanto una parte limitata⭕️ dell'attuale regione, compresa tra il corso inferiore del Tevere, il mar Tirreno, le paludi pontine e i monti Sabini.[6]
Geografia fisica⭕️ [ modifica | modifica wikitesto ]
Il Lazio per zone altimetriche
Il Lazio, regione dell'Italia centrale, si colloca sul versante medio-tirrenico e⭕️ occupa 17232 km² di territorio italiano, estendendosi dagli Appennini al mar Tirreno. Il territorio non presenta caratteristiche fisiche omogenee, anzi⭕️ si caratterizza per la playbonds cassino eterogeneità, con prevalenza di zone montuose e collinari; le pianure si trovano per lo più⭕️ in prossimità della costa. È una regione prevalentemente collinare: il 54% del suo territorio è occupato da zone collinari, il⭕️ 26% da zone montuose ed il restante 20% da pianure.
Partendo dal nord ovest della regione, troviamo tre distinti gruppi montuosi⭕️ di modeste dimensioni: i Monti Volsini, i Monti Cimini e i Monti Sabatini. Caratteristica comune di questi gruppi montuosi è⭕️ la loro origine vulcanica, testimoniata, oltre che dagli elementi geologici, dalla presenza, in ciascuno di questi, di un lago; il⭕️ Lago di Bolsena sui Volsini, il Lago di Vico sui Cimini ed il Lago di Bracciano sui Sabatini. Questi gruppi⭕️ montuosi degradano dolcemente verso la pianura Maremmana ad ovest, e verso la valle del Tevere ad est, le due pianure⭕️ laziali più settentrionali. La Maremma trova qui il suo limite meridionale, nei Monti della Tolfa.
Nella parte orientale del Lazio si⭕️ trovano i rilievi più alti della regione, che raggiungono con i Monti della Laga nei 2.458 m del Monte Gorzano⭕️ il loro punto più alto. Si tratta, questa, di una porzione dell'Appennino abruzzese, che corre diagonalmente da nord a sud.⭕️ Qui troviamo anche i gruppi montuosi dei Monti Reatini, dei Monti Sabini, dei Monti del Cicolano, dei Monti della Duchessa,⭕️ dei Monti Simbruini, dei Monti Cantari e dei Monti Ernici. Tra i monti Reatini e i monti Sabini si ritaglia⭕️ uno spazio la Piana Reatina.
Nel medio Lazio meridionale, partendo dai Colli Albani, troviamo tutta una serie di altri gruppi montuosi⭕️ che corrono paralleli alle catene assiali dell'Appennino, da cui sono separati dalla Valle Latina dove scorrono il Sacco ed il⭕️ Liri, che finiscono la loro corsa nel Tirreno nel Golfo di Gaeta, in prossimità del confine con la Campania; si⭕️ tratta dei Monti Volsci suddivisi internamente nel gruppo dei Monti Lepini, dei Monti Ausoni e dei Monti Aurunci.
Anche i Colli⭕️ Albani, alture di modeste dimensioni, sono di origine vulcanica, e anche qui i laghi di origine vulcanica sono numerosi: i⭕️ laghi Albano e di Nemi, i bacini lacustri ormai prosciugati di Ariccia, Valle Marciana (Grottaferrata), Pantano Secco (Monte Compatri), Prata⭕️ Porci (Tuscolo) e Castiglione (o lago di Gabii).
Cala fonte a Ponza e Palmarola sullo sfondo.
La zona di Roma è occupata⭕️ dall'Agro Romano che continua verso meridione, sempre seguendo la linea costiera, nell'Agro Pontino, che fino alla bonifica operata dal 1930⭕️ al 1940, era ricoperto da paludi.
La costa laziale è molto regolare, bassa e sabbiosa; nonostante questo sono presenti delle "sporgenze",⭕️ come il Capo Linaro a sud di Civitavecchia, la foce del Tevere tra i comuni di Roma e Fiumicino; a⭕️ sud del fiume troviamo in successione il promontorio di Anzio e Nettuno, il Monte Circeo che si erge isolato tra⭕️ mare e terra, ed il promontorio di Gaeta, in prossimità del confine con la Campania. Davanti a San Felice Circeo⭕️ si trova l'arcipelago Ponziano, composto da sei piccole isole, tutte di origine vulcanica.
Il Tevere è il fiume principale della regione;⭕️ vi arriva dall'Umbria, prima con un andamento verso sud-est, ma che poi piega, verso sud-ovest, per attraversare tutto l'agro romano⭕️ fino al mare. I principali tributari del Tevere sono il Paglia e il Treia, dalla parte destra, il Nera e⭕️ l'Aniene dalla parte sinistra.
Più a sud, con un andamento che ricorda quello del Tevere troviamo il Sacco e il Liri-Garigliano,⭕️ mentre nella parte settentrionale della regione si trovano altri fiumi minori come la Fiora, la Marta e l'Arrone, che scendono⭕️ direttamente al mare con un corso relativamente breve.
Il clima della regione, monitorato da varie decine di stazioni meteorologiche (molte delle⭕️ quali gestite dall' Ufficio idrografico e mareografico regionale del Lazio), presenta una notevole variabilità da zona a zona. In generale,⭕️ lungo la fascia costiera, i valori di temperatura variano tra i 9-10 °C di gennaio e i 24-25 °C di⭕️ luglio; le precipitazioni sono piuttosto scarse lungo il tratto costiero settentrionale (i valori minimi inferiori ai 600 mm annui si⭕️ registrano nella Maremma, nel comune di Montalto di Castro, in prossimità del confine con la Toscana) mentre si raggiungono valori⭕️ attorno ai 1100 mm annui nella zona tra Formia e il confine con la Campania.
Verso l'interno il clima è più⭕️ continentale e, sui rilievi gli inverni risultano freddi e nelle ore notturne si possono registrare temperature piuttosto rigide, prossime allo⭕️ zero ed anche inferiori. La provincia più fredda risulta essere quella di Rieti, seguita da quelle di Viterbo, Frosinone, Roma⭕️ e Latina.
Le precipitazioni aumentano in genere con la quota e sono mediamente distribuite nelle stagioni intermedie e in quella invernale,⭕️ con un'unica stagione secca, quella estiva: i massimi pluviometrici si registrano nell'area occupata dalla città di Velletri, con una media⭕️ annuale di 1500 mm oltre che nei massicci montuosi posti al confine con l'Abruzzo, maggiormente esposti alle perturbazioni atlantiche (Monti⭕️ Simbruini, Monti Cantari, Monti Ernici), raggiungendo valori anche superiori ai 2000 mm annui. D'inverno le precipitazioni sono in genere nevose⭕️ dalle quote medie in su; sporadiche nevicate possono raggiungere i Castelli Romani e, in alcune rarissime occasioni, interessare anche i⭕️ dintorni della città di Roma.
Con particolare riguardo all'eliofania, va inoltre segnalato che, fra le città capoluogo di regione, Roma risulta⭕️ essere quella con il maggior numero di ore di sole e di giornate con cielo sereno nel corso dell'anno.
Latium. Lo⭕️ stesso argomento in dettaglio:
Ancor prima della nascita di Roma, questo territorio era chiamato Latium, dai suoi abitanti latini. Secondo un'interpretazione,⭕️ l'etnonimo deriverebbe dal latino latus, ovvero "esteso", in riferimento al territorio pianeggiante abitato, messo a confronto con l'andamento soprattutto collinare⭕️ e montuoso dell'Italia centrale.[8] Secondo Virgilio [9] Latium deriverebbe dal verbo "lateo" (esser nascosto, occultarsi), perché secondo la leggenda Saturno,⭕️ scacciato da Giove, vi si sarebbe nascosto. Dopo il periodo dell'epoca repubblicana e con l'ordinamento di Augusto nell'epoca romana la⭕️ regione, insieme alla Campania, andò a formare la Regio I Latium et Campania (da cui trae origine l'altro toponimo Campagna⭕️ Romana).
Storia del Lazio. Lo stesso argomento in dettaglio:
La storia del Lazio è profondamente segnata dalla storia di Roma, sia per⭕️ quello che questa rappresentò per la regione nel suo millenario svolgersi, sia per ciò che questa storia determinò con il⭕️ consolidarsi del potere temporale della Chiesa cattolica, anche questo millenario, sia per il significato fortemente simbolico ed ideologico che Roma⭕️ venne ad esercitare per il Regno d'Italia e il fascismo, ma anche per la moderna Repubblica Italiana.
La fase storica è⭕️ testimoniata dalla presenza di diverse popolazioni indoeuropee che si stanziarono nell'area laziale sin dal II millennio a.C.[10], tra cui Latini⭕️ (gli abitanti del Latium e ai quali il nome è connesso[11]), Sabini, Volsci, Ernici, Equi e Aurunci che in epoche⭕️ diverse si stanziarono nelle zone del Latium storico, mentre nella parte più settentrionale dell'attuale regione, ossia l'Etruria meridionale, si affermò⭕️ la presenza degli Etruschi, la cui influenza risultò preponderante almeno fino al V secolo a.C..
Dal V secolo a.C. fino al⭕️ I secolo a.C. la storia del Lazio si identifica sempre più con quella della lotta per il predominio di Roma⭕️ nei confronti delle altre popolazioni, che piano, piano, verranno assoggettate, ed assimilate all'elemento latino. L'ultimo sussulto di autonomia di queste⭕️ genti si ebbe con la guerra sociale.
Per tutta la durata dell'epoca imperiale romana, il Lazio godette di una situazione di⭕️ generale tranquillità, interrotta solo da episodiche guerre intestine per la conquista del trono imperiale. Il suo ruolo di centro dell'impero⭕️ venne però sempre più ridimensionato, marginalizzato, a favore di altre regioni dell'impero, fino ad arrivare all'episodio della deposizione dell'ultimo imperatore⭕️ d'occidente, Romolo Augusto da parte di Odoacre nel 476, a cui si fa riferimento per segnare la fine dell'impero.
Il vuoto⭕️ di potere nel Lazio, dopo alterne vicende seguenti alla caduta dell'impero, fu riempito dalla presenza della Chiesa cattolica, le cui⭕️ vicende determinarono la storia di Roma e della regione fino alla presa di Roma nel 1870. Passato nel VI secolo⭕️ al Ducato di Spoleto, con il regno di Carlo Magno il Lazio fece parte del cosiddetto "Sacro Romano Impero". Dopo⭕️ la nuova disgregazione, nel 1276, durante il papato di Gregorio X, si tentò di accorpare i vari territorio laziali di⭕️ Velletri, Anagni e Rieti in un unico centro nello Stato della Chiesa, con sede amministrativa nella Città del Vaticano a⭕️ Roma. Dopo un fallito tentativo di Cola di Rienzo di portare nuovamente Roma a una repubblica, il Lazio fino all'Unità⭕️ d'Italia rimase una sub-regione dello Stato della Chiesa. Dunque nel 1870, con la presa simbolica di Porta Pia, il dominio⭕️ papale cadde, e Roma fu proclamata capitale del Regno d'Italia il 3 febbraio 1871.
Da questo momento la storia del Lazio⭕️ si identifica quasi totalmente con la storia di Roma capitale del Regno d'Italia, con l'eccezione del periodo della grande bonifica⭕️ delle paludi pontine, una epopea durata un decennio che segnerà la nascita di nuove città, prima tra tutte Littoria, l'odierna⭕️ Latina, e l'acquisizione di nuove terre produttive alla regione, seppur con il contestuale sacrificio di grandi estensioni di foresta planiziale,⭕️ il cui ultimo lembo è protetto dal Parco Nazionale del Circeo. Nel 1927 il Lazio assunse sempre più la connotazione⭕️ dell'attuale regione (istituita nel 1948), con decreto regio di Benito Mussolini, che annesse il territorio già esistente dell'ex Stato della⭕️ Chiesa, aggiungendo la provincia di Rieti, sottratta all'Umbria, inglobando l'ex Circondario di Cittaducale, facente parte dell'Abruzzo, e annettendo l'Alta Terra⭕️ di Lavoro, ovvero tutta l'area che va da Fondi a Sora passando per Sperlonga, Itri, Pico, Gaeta, Formia, Cassino, Aquino,⭕️ Atina, Arpino, Sora. Furono così create la provincia di Frosinone e quella di Latina, assieme a Rieti[12].
La seconda guerra mondiale⭕️ attraversò la regione, facendole pagare un elevato conto in termini di vite umane, sia militari che civili. Rilevanti, in quest'ottica,⭕️ furono i feroci combattimenti che si svolsero nelle campagne di Cassino (con la distruzione della millenaria abbazia), lo sbarco alleato⭕️ ad Anzio e l'occupazione nazista di Roma. Nel 1970 la Regione Lazio divenne ufficialmente un'istituzione con le elezioni a suffragio⭕️ universale dei consiglio regionale, che a playbonds cassino volta eleggeva il Presidente e la giunta regionale.
I simboli della Regione Lazio sono⭕️ stati fissati nel 1984[13] e leggermente modificati nel 1986[14].
Lo stemma rappresenta un ottagono regolare con un bordo di color oro;⭕️ contiene cinque quadrati che riproducono gli stemmi delle cinque province e 4 triangoli che simboleggiano un nastro tricolore che le⭕️ tiene unite.
Il gonfalone è di colore azzurro con lo stemma al centro, circondato dai seguenti oggetti, tutti di color oro:⭕️ sopra una corona, sul lato sinistro una spiga, sul lato destro un ramo di quercia e sotto la dicitura "REGIONE⭕️ LAZIO".
Gonfalone della regione
Non esistendo documenti ufficiali al riguardo, la Regione Lazio utilizza una bandiera che riproduce il gonfalone.
Attestato e medaglia⭕️ di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile
— Roma, decreto del Presidente⭕️ del Consiglio dei Ministri 11 ottobre 2010 [15] «Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in⭕️ ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza»— Roma, decreto del Presidente⭕️ del Consiglio dei Ministri 11 ottobre 2010
Monumenti e luoghi d'interesse [ modifica | modifica wikitesto ]
Il Lazio è una delle⭕️ regioni più importanti per la cultura italiana, europea e mondiale, per i suoi contenuti storici, artistici, archeologici, architettonici e religiosi.⭕️ L'immenso patrimonio ospitato dalla città di Roma è solo uno fra le centinaia di punti di interesse tra paesi, chiese,⭕️ monasteri, monumenti e siti vari della regione.
Nel Lazio anche Villa Adriana e Villa d'Este a Tivoli e le Necropoli etrusche⭕️ di Cerveteri e Tarquinia rientrano tra i siti archeologici di maggiore importanza. Altri siti di importanza turistica sono Villa Gregoriana⭕️ a Tivoli, i monasteri di Montecassino, di Subiaco, i castelli medioevali della valle di Comino situati nei paesi cominensi ai⭕️ confini della provincia di Frosinone con il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, i santuari francescani di Greccio, il Tempio⭕️ di Giove Anxur presso Terracina.
Roma è principalmente nota per l'immenso patrimonio archeologico conservato dei fasti della Roma antica, rintracciabili principalmente⭕️ tra i Sette Colli, tra cui il Palatino, il Campidoglio, l'Esquilino e il Quirinale. Si calcola che la città avesse⭕️ all'epoca un centinaio di templi[16] di diverso stile architettonico, tra quelli appartenenti all'età repubblicana e all'età imperiale.
Le principali aree di⭕️ interesse archeologico sono:
Al livello religioso, Roma è la principale città del mondo della religione cattolica, con la più elevata concentrazione⭕️ di chiese e basiliche di varia epoca storica, dal IV secolo fino ad oggi[17][18]. Tra le più famose la cattedrale⭕️ di San Giovanni in Laterano e le basiliche papali di San Giovanni in Laterano appunto, San Pietro in Vaticano, Santa⭕️ Maria Maggiore, San Paolo fuori le mura; assieme ad altre basiliche come la basilica di San Lorenzo fuori le mura,⭕️ la basilica di Santa Maria in Aracoeli e tante altre. Anche le catacombe sono di impatto visivo e culturale, come⭕️ le catacombe di San Callisto, luogo di sepoltura di martiri, papi e di rilevanza artistica per le pitture parietali.
Tra le⭕️ architetture civili figurano maggiormente il Palazzo Senatorio sul Campidoglio, il Palazzo Farnese, il Palazzo Colonna, il Palazzo Barberini, il Palazzo⭕️ del Quirinale, il Palazzo Madama, il Palazzo Montecitorio, e le aree verdeggianti di Villa Doria Pamphilj e Villa Borghese, oltre⭕️ alle numerose piazze come Piazza Navona, Piazza Venezia con il Vittoriano, Piazza di Spagna e Piazza del Popolo.
Il centro storico⭕️ di Roma è suddiviso in XII rioni, ognuno dei quali rappresentato da determinati monumenti storici.
Città minori di interesse nell'Area Metropolitana
Siti⭕️ archeologici del Lazio
La città di Viterbo, probabilmente di origini etrusche, ebbe importanza soprattutto nel medioevo perché, conosciuta come Città dei⭕️ Papi, nel XIII secolo fu sede pontificia a causa del clima troppo turbolento di Roma, e per 24 anni il⭕️ Palazzo dei Papi ospitò il conclave, prima di essere spostato in Vaticano. Presenta un vasto centro storico medievale, con il⭕️ quartiere di San Pellegrino ben conservato, e cinto da mura quasi perfettamente integre. È celebre come città termale.
Di interesse: il⭕️ Palazzo dei Papi, la cattedrale di San Lorenzo, la chiesa di Santa Maria Nuova, la chiesa di San Silvestro, la⭕️ basilica di San Francesco alla Rocca, la necropoli di Castel d'Asso.
Città maggiori di interesse nella provincia
Veduta di Rieti
Fondata durante l'Età⭕️ del ferro, fu una delle città più importanti dei Sabini, successivamente nel III secolo a.C. conquistati da Roma. La città⭕️ allora assunse il nome di Reate; e dopo la caduta dell'Impero fu saccheggiata dai Visigoti, e con i Longobardi fu⭕️ gastaldato del Ducato di Spoleto. Successivamente, nel XIII secolo, divenne parte dello Stato Pontificio, anche se nel 1861 con l'Unità⭕️ d'Italia fu aggregata alla provincia dell'Umbria, e solo nel 1927 entra a far parte del Lazio come capoluogo dell'omonima provincia.
Di⭕️ interesse le chiese di Rieti: in particolare la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la basilica di Sant'Agostino, la chiesa di⭕️ San Francesco, la chiesa di San Rufo, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Vincentini, il Teatro Flavio Vespasiano e l'area archeologica⭕️ di Reate, comprendente il Ponte romano di Rieti e le Mura medievali.
Città minori di interesse nella provincia
Veduta di Frosinone
Città volsca⭕️ come Frusna, dopo la conquista romana divenne Frùsino è posta nella Valle Latina. Dell'antico passato conserva l'anfiteatro romano, anche se⭕️ nel corso dei secoli, specialmente nel Medioevo, ha cambiato il proprio aspetto da centro romano a cittadella medievale fortificata.
Di interesse⭕️ innanzitutto le chiese: la cattedrale di Santa Maria Assunta, la chiesa di San Benedetto e il Santuario della Madonna della⭕️ Neve, successivamente le architetture del Palazzo Tiravanti, la Fontana Livio de Carolis e l'anfiteatro romano fuori dalla città.
Luoghi interesse nella⭕️ provincia
Chiese, santuari, abbazie
Castelli e palazzi nobili
La Valle Latina, corrispondente parzialmente alla moderna provincia di Frosinone, fu definita da Gregorovius "la⭕️ chiave del Regno di Napoli".[19]. Molti dei suoi centri sono caratterizzati dalla presenza di un castello o di una fortificazione.⭕️ Discorso similare per le altre aree minori della provincia. Tra gli edifici più importanti:
Inaugurazione di Latina come Littoria (18 dicembre⭕️ 1932)
Fu fondata nel ventennio fascista il 18 dicembre 1932[20], come Littoria, presso le rovine di Lanuvium. Città con un impianto⭕️ fortemente razionalista, dal punto di vista architettonico, assunse il nome attuale solo nel 1945.
Di interesse la cattedrale di San Marco,⭕️ il Palazzo Littorio con la torre e il Palazzo delle Poste.
Le città di interesse nella provincia sono Aprilia, Cisterna di⭕️ Latina, Priverno, Cori, Sermoneta, Terracina, Campodimele, Sabaudia, Gaeta, Fondi, Formia, Sperlonga e le Isole Ponziane.
Aree naturali [ modifica | modifica⭕️ wikitesto ]
Il Lazio presenta numerosi parchi, riserve e altre aree naturali protette. I più importanti sono i tre parchi nazionali⭕️ che si estendono almeno in parte sul territorio regionale: il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco nazionale del⭕️ Circeo (l'unico interamente ricompreso nel Lazio) e il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Accanto a questi, sono⭕️ state istituite molte aree protette nella Regione, specialmente negli ultimi anni, assecondando e favorendo lo sviluppo di una maggior sensibilità⭕️ alle problematiche relative alla conservazione del territorio, tra i cittadini. Tra questi i SIC, siti di interesse comunitario, di rilevante⭕️ importanza in ambito CEE riferiti alla regione biogeografica mediterranea[21].
Siti patrimonio dell'umanità (UNESCO) [ modifica | modifica wikitesto ]
Evoluzione demografica [⭕️ modifica | modifica wikitesto ]
Abitanti censiti (migliaia)[22]
La popolazione[23] del Lazio è così suddivisa tra le sue cinque province:
Comuni più popolosi⭕️ [ modifica | modifica wikitesto ]
Di seguito la tabella riporta la popolazione residente nei comuni del Lazio con popolazione superiore⭕️ a 50.000 abitanti[24]:
Etnie e minoranze straniere [ modifica | modifica wikitesto ]
Al 1 gennaio 2024 i cittadini stranieri residenti nella⭕️ regione sono 629.171.[25]
Di seguito i dieci principali gruppi per nazionalità:
Lingue e dialetti [ modifica | modifica wikitesto ]
Dialetti del Lazio.⭕️ Lo stesso argomento in dettaglio:
Dialetti mediani e Dialetti meridionali (in magenta) nel Lazio tra le province di Frosinone e Latina,⭕️ il confine è segnato dal consonantismo.[26]
L'uso vivo dei dialetti nel Lazio è sempre più in rarefazione, soprattutto nell'area metropolitana romana,⭕️ dove al loro posto si sostituisce una variante regionale dell'italiano, caratterizzata dall'affricazione della s davanti a consonante nasale (insomma [ĩn.ˈʦõm.ma]),⭕️ e dal raddoppiamento della b e della g (abile [ˈab.bi.le], regina [reʤ.ˈʤiː.na]). Diffusissima è l'apocope della sillaba finale della parola⭕️ (ma' per "mamma", anda' per "andare" ecc.). Nella sintassi si registra l'uso dell'indicativo in dipendenza dei verba putandi ("credo che⭕️ torna"), nel lessico parole come "pupo", "caciara", "pedalini", "annamo". I dialetti resistono invece nell'uso nelle altre province della regione, e⭕️ in generale dove è meno forte l'influsso linguistico della capitale.
Gruppi dialettali [ modifica | modifica wikitesto ]
I dialetti della regione⭕️ Lazio sono classificati, tenendo conto la città di Roma che rappresenta una sorta di isola linguistica a sé stante, entro⭕️ cinque aree fondamentali:
Tradizioni e folclore [ modifica | modifica wikitesto ]
Bersaglieri in parata lungo i Fori Imperiali, durante la Festa⭕️ della Repubblica (2007)
Il Natale di Roma, il giorno in cui Romolo avrebbe fondato la città nel 753 a.C., viene festeggiato,⭕️ il 21 aprile, con rappresentazioni in costume, eventi culturali e manifestazioni ludiche.
Durante la Festa della Repubblica, il 2 giugno sempre⭕️ a Roma, si svolge la tradizionale parata militare lungo via dei Fori Imperiali che termina a piazza Venezia presso l'Altare⭕️ della Patria al Vittoriano.
Per la festa religiosa del Corpus Domini a Genzano di Roma si svolge la tradizionale infiorata di⭕️ Genzano, una manifestazione caratterizzata dall'allestimento di un tappeto floreale lungo il percorso della processione religiosa.
Il primo sabato dopo il 16⭕️ luglio, in occasione della ricorrenza della Madonna del Carmelo, a Trastevere a Roma si svolge la Festa de Noantri mentre⭕️ nella città di Terracina si svolge la Festa del Mare in onore della stessa.
Il giorno di San Giuseppe a Itri⭕️ si svolge la tradizionale festa paesana dei fuochi di San Giuseppe di Itri.
Il 4 settembre, a Viterbo, si festeggia Santa⭕️ Rosa, compatrona della Città, ma l'evento si ha la sera precedente, il 3 settembre, quando si può assistere al trasporto⭕️ della Macchina di Santa Rosa, un'imponente costruzione votiva trasportata dai Facchini di Santa Rosa.
Secondo gli ultimi dati pubblicati dall'ISTAT[28], relativi⭕️ al ciclo scolastico 2011/2012, nel Lazio erano presenti 1.832 Scuole dell'infanzia, pubbliche e private, pari al 7.6% del dato nazionale,⭕️ frequentate da 152.252 bambini, il 9% del dato nazionale.
Per quanto riguarda la scuola primaria, pubblica e privata, nello stesso periodo⭕️ sono state censite 1.349 scuole, pari al 7,7% su scala nazionale, frequentate da 261.574 alunni, il 9,3% di quelli italiani.
Per⭕️ quanto riguarda la Scuola secondaria di primo grado in Italia (le ex scuole medie), pubbliche e private, le scuole erano⭕️ 604, il 7,6% d'Italia, frequentate da 163.308 alunni, il 9,1% d'Italia.
A livello di Scuola secondaria di secondo grado in Italia,⭕️ solo istruzione pubblica, le scuole erano 640, il 9,1% d'Italia, frequentate da 246.726 studenti, il 9,3% del dato nazionale.
Nel Lazio⭕️ si trovano le sedi di diverse biblioteche. A Roma vi sono ad esempio: la Biblioteca Angelica, la Biblioteca dell'Istituto dell'Enciclopedia⭕️ Italiana, la Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II, la biblioteca più grande d'Italia. Altre importanti biblioteche sono quelle monastiche ed⭕️ ecclesiastiche nel Lazio meridionale, dove sorgevano i grandi poli culturali del medioevo latino, in particolare le biblioteche di Montecassino, che⭕️ conserva il più antico documento in lingua italiana, e di Casamari. Di origine settecentesca, sempre nella Valle Latina, è la⭕️ prestigiosa Biblioteca Giovardiana a Veroli[29].
Nel Lazio si trovano le sedi di diverse istituzioni di ricerca, come il Censis, l'Istituto INVALSI⭕️ e l'American Academy in Rome tutte a Roma.
Musei del Lazio. Lo stesso argomento in dettaglio:
La loggia dei Papi ed il⭕️ Palazzo Papale (Viterbo, dove si trova il Museo del Duomo
Roma Tra i vari musei della città, quelli più famosi sono:
Nella⭕️ regione
L'Accademia di Belle Arti, a Frosinone, uno dei primi edifici italiani ad essere costruito in cemento armato antisismico
Roma rappresenta il⭕️ maggior polo universitario della regione, avendo qui la sede diverse università, sia pubbliche sia private. La più nota, e la⭕️ più grande per numero di iscritti è l'Università di Roma "La Sapienza", che oltre alle tantissime sedi periferiche a Roma,⭕️ conta un polo succursale nelle città di Latina, Rieti e Viterbo. La seconda università pubblica della capitale, per data di⭕️ fondazione, è l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", fondata nel 1982, mentre al 1992 risale la fondazione dell'Università degli⭕️ Studi Roma Tre. Se oltre alle strutture pubbliche si considerano anche quelle private, la seconda università per anno di fondazione⭕️ è la LUMSA che risale al 1939. Altri poli universitari a Roma sono rappresentati dall'Università Campus Bio-Medico, dalla LUISS, dalla⭕️ San Pio V e dall'IUSM.
Altre due importanti università laziali sono l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, istituita⭕️ nel 1979 sulla tradizione umanistica e culturale portata avanti nei secoli dall'Abbazia di Montecassino, e l'Università degli Studi della Tuscia,⭕️ anch'essa fondata nello stesso anno, con sede a Viterbo.
A Roma hanno sede alcuni tra i più diffusi quotidiani nazionali, come⭕️ Il Messaggero, Il Tempo e la Repubblica (il secondo quotidiano più diffuso in Italia[30]), Secolo d'Italia, il manifesto, il Corriere⭕️ dello Sport – Stadio e il Fatto Quotidiano.
Tra i gruppi editoriali si citano il Gruppo Editoriale L'Espresso, il Gruppo Editoriale⭕️ Italiano, l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, la Carocci, la Città Nuova Editrice, Caltagirone Editore, la Lateran University Press, la Newton Compton Editori,⭕️ la Gremese, la Fanucci, la Nutrimenti la Editori Riuniti e CIC Edizioni Internazionali.
Tra le emittenti radiofoniche italiane a diffusione nazionale,⭕️ hanno sede a Roma Radio Capital, M2o, Radio Dimensione Suono Roma, Radio Radicale e il settore radiofonico della Rai (Radio⭕️ Rai) con 10 reti radiofoniche. Vi si trovano, inoltre, la sede operativa di Radio 24, alcuni studi di Radio Kiss⭕️ Kiss, una redazione di Radio Maria e una sede di RTL 102.5.
Nel 1952 la direzione generale della Rai si trasferì⭕️ da Torino (città in cui nel 1924 nacque la URI) a Roma: qui la società, il 10 aprile 1954.
A Roma⭕️ si trovano anche due centri di produzione Mediaset (il Centro Safa Palatino e l'Elios), una sede di Sky Italia (sulla⭕️ Salaria) e la sede de LA7 e LA7d (via Pineta Sacchetti); hanno sede, inoltre, varie aziende televisive (comeia, Fox Italia,⭕️ Telecom Italia Media, NBC Universal Global Networks Italia e sedi di rappresentanza di TV estere), TV2000 (la TV della Conferenza⭕️ Episcopale Italiana, sulla via Aurelia) e Telepace (via del Mascherino) che ambedue collaborano con il Centro Televisivo Vaticano, nonché le⭕️ varie reti televisive locali del Lazio.
Letteratura romana. Lo stesso argomento in dettaglio:
Ritratto di Virgilio, autore dell'Eneide
Per secoli la letteratura latina⭕️ ha influenzato profondamente la civiltà occidentale, essendo Roma ovviamente il maggiore centro di produzione letteraria in termini di epica, poesia,⭕️ teatro e storiografia. Del periodo classico della letteratura, abbiamo Quinto Ennio, Tito Maccio Plauto, Publio Terenzio Varrone, Catone il Censore,⭕️ Tito Lucrezio Caro, Gaio Sallustio Crispo, Giulio Cesare, Marco Tullio Cicerone, Caio Valerio Catullo, Publio Virgilio Marone, Quinto Orazio Flacco,⭕️ Tito Livio, Cornelio Tacito, Sesto Properzio, Publio Ovidio Nasone, Silio Italico, Plinio il Giovane, Lucio Anneo Seneca. Successivamente a Roma⭕️ nell'età cristiana giunsero personalità di spicco come Sant'Agostino e San Girolamo, seguiti da molti altri compositori dei cosiddetti testi della⭕️ "patristica" e dell'apologetica della religione cristiana, come Tertulliano e Minucio Felice. Con l'affermarsi del potere papale, la letteratura romana decadde,⭕️ e riprese soltanto nel Medioevo, e prese maggior sviluppo nel XVII secolo, quando i maggiori scrittori come Torquato Tasso, Galileo⭕️ Galilei e Ludovico Ariosto consideravano il viaggio a Roma come tappa fondamentale per la propria affermazione in campo artistico. Nel⭕️ XIX secolo l'autore Giuseppe Gioacchino Belli scrisse i Sonetti romaneschi, mostrando interesse per lo stile del dialetto romano usato nei⭕️ componimenti poetici della raccolta; mentre nel '900 Alberto Moravia fu uno dei tanti scrittori che si interessarono alle situazioni della⭕️ media borghesia romana del XX secolo. Sul finire del XIX secolo anche Gabriele D'Annunzio appartenne alla cerchia degli scrittori giunti⭕️ a Roma per la propria affermazione, e scrisse Il piacere come manifesto della corrente letteraria del decadentismo.
Nel secondo Novecento uno⭕️ degli scrittori più influenti a Roma fu Pier Paolo Pasolini.
Pittura, scultura e architettura [ modifica | modifica wikitesto ]
Nel Lazio⭕️ si differenziano cinque periodi, al livello artistico nel campo della scultura, pittura ed edilizia sacra.
Epoca romana
Sino al tempio del governo⭕️ di Lucio Cornelio Silla (I secolo a.C.) soltanto alcune strutture maggiori di Roma come i templi erano in pietra con⭕️ alcuni accenni di abbellimenti artistici, mentre il resto di gran parte degli edifici in legno. Con l'influsso cultuale dell'arte ellenistica⭕️ furono costruiti nuovi templi in marmo e pietra, come il tempio di Giove Capitolino restaurato dopo un incendio. Alla stessa⭕️ maniera dei Greci, i templi erano costituiti da un pronao, un naos e dal frontone decorato da pitture e bassorilievi,⭕️ e principalmente grazie a Cesare e Augusto ci fu l'esplosione vera e propria dell'arte romana non solo nell'Urbe, ma anche⭕️ in città come Pompei, Terracina, Tivoli e Ostia antica. I romani tuttavia adottarono la tecnica scultorea come mezzo di propaganda⭕️ politica, erigendo statue di generali, dei e imperatori, nonché facendo coniare monete con l'effige imperiale. Mentre dal principato di Augusto⭕️ si andavano sviluppando anche i teatri, non più in legno, ma in pietra come il teatro di Marcello e il⭕️ Colosseo, nelle ville dei patrizi si andò sperimentando la tecnica della pittura, come si evince dalle case di Pompei, specialmente⭕️ la Villa dei Misteri e la Casa del Fauno, seguendo vari schemi. Gli archeologi per i vari stili artistici romani,⭕️ hanno catalogato un passaggio di "quattro generazioni", iniziando da uno stile sobrio repubblicano, terminando con quello "barocco" imperiale.
Epoca cristiana e⭕️ medievale
Dal IV secolo all'VIII secolo Roma vide lo sviluppo esteso della costruzione di molti edifici di culto cristiano, grazie ala⭕️ nulla osta dell'editto di Costantino nel 313. La caratteristica di queste chiese riprende il sistema architettonico delle antiche basiliche romane⭕️ (ricavando l'impianto rettangolare, con navate suddivise da colonnati), presenti ad esempio nel Foro Romano, nonché dal mausoleo funebre dei personaggi⭕️ di spicco, ricavando gli oratori a pianta circolare, come ad esempio la Basilica di Santo Stefano Rotondo. A partire dalla⭕️ primitiva costruzione della Basilica di San Pietro in Vaticano, molte altre chiese furono costruite durante l'impero di Costantino, come la⭕️ Basilica di Santa Maria Maggiore, assieme alle altre due papali di San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le⭕️ mura.
Le primitive chiese inoltre furono edificate utilizzando il materiale dei templi pagani decadenti, a volte garantendo anche la conservazione quasi⭕️ perfetta di essi, come i casi del Pantheon, del Tempio di Ercole Vincitore, e il tempio di Antonino e Faustina,⭕️ che fu riutilizzato per la costruzione della Chiesa di San Lorenzo in Miranda. Riguardo alla pittura, furono sperimentate nelle basiliche⭕️ specialmente le tecniche del mosaico sacro, su ispirazione dei Greci, sia parietale che pavimentale, e della pittura parietale sacra, presente⭕️ anche nelle catacombe.
Nelle altre città si svilupparono ugualmente, intorno al XII secolo, edifici religiosi, che risentono specialmente dell'influsso dell'arte gotica,⭕️ come i templi cristiani principali di Viterbo, Rieti e Anagni. Sorsero nei feudi da esse amministrati, numerose abbazie (VI-XII secolo),⭕️ come il Protocenobio di San Sebastiano, l'Abbazia di Farfa, l'Abbazia di Montecassino, l'Abbazia di San Salvatore Maggiore e l'Abbazia di⭕️ San Martino al Cimino, presso Viterbo, di costruzione più tarda del XIII secolo.
Al livello edilizio, dall'VIII secolo circa anche nel⭕️ Lazio si verificò il fenomeno dell'"incastellamento" delle città principali e dei borghi di montagna o di colle. A Roma servirono⭕️ principalmente le mura aureliane, rinforzate nel Medioevo per fortificare la città, così anche il mausoleo di Adriano fu riutilizzato come⭕️ castello di fortificazione, e trasformato nell'attuale Castel Sant'Angelo. Nelle altre città maggiori i pontefici fecero erigere nella cittadella di Viterbo⭕️ il Palazzo dei Papi. Anche a Rieti furono costruite le mura medievali, dotate di porte di accesso, mentre nella regione⭕️ le fortificazioni di difesa più efficienti e di interesse architettonico sono la Rocca Janula di Cassino, il castello Orsini-Odescalchi di⭕️ Bracciano, il castello Boncompagni - Viscogliosi di Isola del Liri, il Castello di Monte San Giovanni Campano, il Castello Savelli⭕️ Torlonia di Palombara Sabina, il Castello ducale Orsini di Fiano Romano e il Castello Orsini di Soriano nel Cimino.
Il Rinascimento⭕️ romano
Rinascimento romano. Lo stesso argomento in dettaglio:
Interno della Cappella Sistina, affrescata da Michelangelo
Sviluppatosi nella metà del XV secolo fino alla⭕️ prima metà del XVI, il rinascimento romano portò notevoli cambiamenti di stile nel settore scultoreo, monumentale e specialmente edilizio, con⭕️ la costruzione di numerosi palazzi nobili sia di Roma che delle città laziali principali.
I massimi rappresentanti furono Michelangelo Buonarroti e⭕️ Raffaello Sanzio, che operarono sotto il papato di Giulio II e Leone X, lavorano specialmente alla Basilica di San Pietro⭕️ in Vaticano, e alla Cappella Sistina. Michelangelo tra il 1508 e il 1511 completò l'affrescatura della Cappella Sistina, mentre nel⭕️ 1509 Raffaello si dedicò alla Scuola di Atene. Tra il 1535 e il 1541 Michelangelo realizzò il capolavoro del Giudizio⭕️ Universale, mentre tra il 1514-17 Raffaello aveva completato la Stanza dell'Incendio di Borgo.
Il Barocco romano
Arte barocca. Lo stesso argomento in⭕️ dettaglio:
Il Baldacchino di San Pietro
I massimi rappresentanti furono Gian Lorenzo Bernini, Caravaggio, Francesco Borromini, Pietro da Cortona e Carlo Rainaldi.⭕️ Durante l'epoca della Controriforma si sviluppò innanzitutto il Manierismo nel XVI secolo, e successivamente l'arte barocca, che ebbe terreno fertile⭕️ a Roma e a Napoli. Bernini e Borromini al livello architettonico furono gli artisti più influenti, lavorando per monumenti pubblici,⭕️ come piazze e fontane (Fontana della Barcaccia, Piazza Navona, Piazza San Pietro), ma specialmente per i pontefici e le chiese⭕️ di Roma, tra le quali specialmente San Pietro in Vaticano. Bernini sperimentò la tecnica curvilinea del baldacchino con colonne tortili,⭕️ mentre Borromini progettò cupole secondo uno schema ovale, come l'esempio di San Carlo alle Quattro Fontane. Tra le opere di⭕️ Bernini al livello scultoreo ci sono anche gli esempi dell'Estasi di Santa Teresa e il David, tra i più rappresentativi⭕️ dell'esasperazione dello stile barocco per la ricercatezza dei particolari anatomici, il movimento, la prospettiva e il dinamismo, nonché specialmente l'impatto⭕️ emotivo intento a colpire lo sguardo dell'osservatore.
Epoca fascista
Architettura fascista. Lo stesso argomento in dettaglio:
Nel 1926 al Politecnico di Milano un⭕️ gruppo di giovani architetti diedero vita al Manifesto del Razionalismo Italiano, proponendo un nuovo sistema dell'arte del costruire, influenzata fortemente⭕️ dal futurismo del primo '900. Mediante il fascismo e i progetti di Benito Mussolini, l'arte fascista dal 1927 si propagò⭕️ per tutto il Lazio, innanzitutto a Roma, con la costruzione della via dei Fori Imperiali, l'apertura di via della Conciliazione⭕️ presso il Vaticano, e successivamente la costruzione di vari edifici governativi nelle principali città laziali e italiane. Alcuni esempi sono⭕️ la Casa del Fascio, ossia la sede dell'ente locale nelle varie città, caratterizzata dalla svettante torre littoria. L'espressione massima dell'arte⭕️ fascista si ebbe con la costruzione dell'EUR a Roma nel 1936, progettato dagli architetti Libera, Del Debbio, Terragni, Michelucci, Montuori⭕️ e Muzio, e la fondazione di nuove città come Latina (prima Littoria), Pomezia, Sabaudia, Pontinia e Aprilia.
Scuola romana (musica) e⭕️ Canzone romana. Lo stesso argomento in dettaglio:
Inizialmente durante l'epoca romana i due principali filoni della musica erano i canti dei⭕️ carmina convivalia e le nenie, legate all'ambiente sacro. Successivamente, con lo sviluppo della poesia nel I secolo a.C., poeti come⭕️ Catullo, Virgilio e Tibullo adottarono le tecniche metriche della prosodia greca, legando i loro componimenti al canto in pubblico o⭕️ in circoli privati.
Con l'ascesa al potere del Papato, venne introdotto il canto liturgico; in particolare il canto gregoriano perché attribuito⭕️ a papa Gregorio Magno: tale canto è riconosciuto come canto proprio della liturgia romana.[31] Durante la Controriforma le cose non⭕️ cambiarono, e fu ripristinato l'antica melica liturgica medievale. Inoltre fu fondata l'accademia nazionale di Santa Cecilia. Nel XVII secolo Roma⭕️ iniziò a diventare un salotto frequentato da molti artisti e compositori europei di fama come Mozart, Beethoven, Vivaldi, Rossini e⭕️ altri, mentre negli ambienti più popolari si svilupparono canzoni popolaresche, insieme a maschere teatrali come il Rugantino. Tali musichette sono⭕️ definiti gli Stornelli romaneschi.
Nel campo musicale odierno, tradizionale è l'appuntamento per la festa del primo maggio a piazza San Giovanni,⭕️ dove le organizzazioni sindacali organizzano un concerto musicale dal vivo, a cui partecipano i più popolari interpreti musicali del momento.⭕️ Dal 2003 si è sempre più andato affermando il Telecomcerto, anche se è mancata l'edizione del 2008.
Un piccolo paese della⭕️ provincia di Rieti, Poggio Bustone, ha dato i natali al più grande artista della musica leggera italiana: Lucio Battisti.
Teatro latino.⭕️ Lo stesso argomento in dettaglio:
Il teatro a Roma ebbe fama intorno al VI secolo a.C., con le prime forme di⭕️ spettacolo delle improvvisazioni dei Fescennini. Successivamente vennero istituiti nel 364 a.C. i primi ludi scaenici, e uno dei primi scrittori⭕️ teatrali fu il poeta Livio Andronico, che adattò per il pubblico romano tragedie greche di Euripide. Successivamente il teatro si⭕️ sviluppò in due tronconi: il canone della fabula praetexta e la fabula togatha, ossia rappresentazioni di argomento comico e tragico⭕️ di ambientazione latina, assieme alle fabulae cothurnatae e alle palliatae di argomento greco. Nella commedia i massimi rappresentanti furono Tito⭕️ Maccio Plauto e Publio Terenzio Afro. Benché nella tragedia latina fossero già noti Pacuvio ed Accio, solo Lucio Anneo Seneca⭕️ riuscì ad avere fortuna nell'epoca imperiale grazie alle sue tragedie rielaborate dai principali tra tragici greci Eschilo, Sofocle, Euripide. Dopo⭕️ la caduta dell'impero, il teatro andò bandito durante l'affermazione del cristianesimo, fino a una riapparizione nel XVI secolo sotto forma⭕️ di maschere comiche della Commedia dell'arte. Tuttavia nel XVIII secolo il teatro romano tornò in auge grazie al melodramma di⭕️ Pietro Metastasio, mentre nel 1880 fu costruito il Teatro dell'Opera di Roma. Nel XX secolo Ettore Petrolini fu uno dei⭕️ principali mattatori del teatro romano del ['900, seguito da Aldo Fabrizi e Anna Magnani, seguendo la scia del dialetto romanesco.
Studi⭕️ di Cinecittà
Dal 2006 si tiene a Roma Il Festival Internazionale del Film di Roma (fino al 2008 CINEMA. Festa Internazionale⭕️ di Roma), un festival cinematografico internazionale, che si tiene presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma in autunno. A Roma⭕️ inoltre si trova Cinecittà. Il Lazio è molto ambita dai cineasti, con set principale Roma. A partire dal fascismo Benito⭕️ Mussolini fondò l'Istituto Nazionale Luce come mezzo principale per la propaganda fascista mediante la cinematografia. Successivamente, con l'avvento del cosiddetto⭕️ "neorealismo cinematografico", Roma specialmente produsse dagli studi di Cinecittà attori, registi, produttori e pellicole di grande impatti visivo, entrare a⭕️ far parte nella cerchia delle pietre miliari dell'intero cinema italiano. Tra questi ci sono Roma città aperta di Roberto Rossellini,⭕️ Campo de' fiori di Mario Bonnard, Sciuscià e Ladri di biciclette di Vittorio De Sica, Guardie e ladri di Mario⭕️ Monicelli-Steno, Vacanze romane di William Wyler, Un americano a Roma di Steno, I soliti ignoti di Mario Monicelli e La⭕️ dolce vita di Federico Fellini. Il periodo più florido fu dunque quello tra gli anni '40 e gli anni '70,⭕️ dove si svilupparono le correnti del già citato neorealismo e specialmente quella della "commedia all'italiana", rappresentata da attori come Alberto⭕️ Sordi in primis[32], Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi, Sophia Loren, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Claudia Cardinale e⭕️ Silvana Pampanini.
Tra i film più popolari in costume su Roma ci sono le pellicole di Luigi Magni de Nell'anno del⭕️ Signore, In nome del popolo sovrano e La Tosca, mentre nell'immaginario collettivo è rimasta legata la figura di una Roma⭕️ papalina, scherzosa e sorniona nel personaggio di Alberto Sordi de Il marchese del Grillo, riguardante la figura di Onofrio del⭕️ Grillo. Infine è ambientato a Roma il film vincitore del premio Oscar La grande bellezza.
Prodotti agroalimentari tradizionali laziali. Lo stesso⭕️ argomento in dettaglio:
La cucina laziale è rappresentata in gran parte da quella romana, nella quale ci sono apporti di zone⭕️ confinanti. La cucina laziale ha un'importante caratteristica: l'estrazione popolare. A Roma la cucina è di osterie, ricette fatte con cibi⭕️ poveri.
I carciofi alla Giudia
Tra i primi si annoverano i ravioli detti "di San Pancrazio", la pasta amatriciana, i maccheroni, la⭕️ lenticchia di Onano, la cicoria asparago, e le sagne. Tra i secondi vi sono innanzitutto il Guanciale amatriciano, prodotto anche⭕️ a Campotosto, la porchetta, il salume Coppa, la patata dell'Alto Viterbese, la patata di Leonessa, la pizza di Pasqua e⭕️ la trippa. Tra i dolci sono conosciuti la zeppola, il tarallo e la ferratella.
Specialmente conosciuta è la cucina romana, della⭕️ quale alcune ricette sono tratte dai cosiddetti "piatti poveri" del popolo, come ad esempio i carciofi alla giudia, inventati dagli⭕️ Ebrei del ghetto. Tra i piatti tipici si annoverano i carciofi alla romana, i saltimbocca, la coda alla vaccinara, la⭕️ coratella d'abbacchio, la grattachecca e gli spaghetti alla carbonara.
Tra i vini del Lazio, i prodotti tipici sono l'Aleatico di Gradoli⭕️ nel viterbese, i vini DOC dei Castelli Romani, il Cerveteri di Viterbo, il Moscato di Terracina, il Circeo, Colli della⭕️ Sabina rosso, Colli Etruschi Viterbesi rosso, i vini di Vignanello e Colli Lanuvini.
In termini assoluti il Lazio è la 2ª⭕️ regione d'Italia per PIL prodotto dopo la Lombardia[33], mentre in termini di PIL per abitanti, il Lazio è la quarta⭕️ regione secondo i dati del 2007, la quinta regione secondo i dati del 2008.
2013 2014 2024 2024 2024 Lazio 181.204,9⭕️ 181.750,8 183.417,6 190.600,4 193.796,8
Nel 2024 le imprese sono 657.855, il 10,8% del totale nazionale.
Peraltro il PIL laziale non è prodotto⭕️ omogeneamente sia dal punto di vista territoriale, vista la preponderanza dell'economia romana rispetto a quella degli altri territori provinciali, sia⭕️ dal punto di vista dei settori produttivi, visto che gran parte del PIL è prodotto dal settore dei servizi, in⭕️ proporzione maggiore rispetto al dato nazionale.
Dati economici [ modifica | modifica wikitesto ]
Di seguito la tabella storica che riporta il⭕️ PIL ed il PIL procapite[34], prodotto nel Lazio a partire dal 2000:
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema⭕️ Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive⭕️ (valori medi annui).[35]
2024 2014 2013 Numero imprese attive % Imprese attive Numero addetti % Addetti Numero imprese attive % Imprese⭕️ attive Numero addetti % Addetti Numero imprese attive % Imprese attive Numero addetti % Addetti Lazio 455.591 9,72% 1.539.359 9,45%⭕️ 457.686 9,70% 1.510.459 9,33% 464.094 9,68% 1.525.471 9,28% Italia 4.687.891 16.289.875 4.720.678 16.189.310 4.795.443 16.431.038
I dati mostrano che nel 2024⭕️ nel Lazio hanno operato 455.591 imprese, che rappresentano il 9,72% delle imprese attive italiane, dove sono stati impiegati 1.539.359 addetti,⭕️ che corrispondono al 9,45% del dato nazionale; nel triennio i dati mostrano come nel Lazio, a fronte di un leggero⭕️ aumento degli addetti impiegati, si sia registrato un calo nel numero di imprese,che indica un aumento del numero di addetti⭕️ per impresa.
Di seguito la stessa serie storica con il dettaglio provinciale.[35]
2024 2014 2013 Numero imprese attive % Imprese attive Numero⭕️ addetti % Addetti Numero imprese attive % Imprese attive Numero addetti % Addetti Numero imprese attive % Imprese attive Numero⭕️ addetti % Addetti Frosinone 33.605 7,38% 106.578 6,92% 34.015 7,43% 107.546 7,12% 35.081 7,56% 111.529 7,31% Latina 39.304 8,63% 122.198⭕️ 7,94% 39.446 8,62% 120.897 8,00% 39.915 8,60% 123.310 8,08% Rieti 9.765 2,14% 22.908 1,49% 10.044 2,19% 23.834 1,58% 10.407 2,24%⭕️ 25.272 1,66% Roma 349.546 76,72% 1.228.276 79,79% 350.523 76,59% 1.198.440 79,34% 354.560 76,40% 1.203.867 78,92% Viterbo 23.371 5,13% 59.399 3,86%⭕️ 23.658 5,17% 59.741 3,96% 24.131 5,20% 61.493 4,03% Lazio 455.591 1.539.359 457.686 1.510.459 464.094 1.525.471
Dai dati a livello provinciale si⭕️ evince come i 3/4 del numero di imprese e i 4/5 degli addetti, operino nel territorio della Città metropolitana di⭕️ Roma, con una evidente marginalizzazione delle altre realtà imprenditoriali regionali, che inoltre hanno una numerosità in termini di addetti, ancora⭕️ più inferiore rispetto a quella romana (Roma e comuni dell'ex provincia di Roma).
Di seguito la tabella che riporta il PIL[34],⭕️ prodotto nel Lazio ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività⭕️ economiche:
Macro-attività economica PIL prodotto % settore su PIL regionale % settore su PIL italiano Agricoltura, silvicoltura, pesca € 1 709,3⭕️ 1,06% 1,84% Industria in senso stretto € 14 208,2 8,85% 18,30% Costruzioni € 6 872,1 4,28% 5,41% Commercio, riparazioni, alberghi⭕️ e ristoranti, trasporti e comunicazioni € 37 305,5 23,24% 20,54% Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali € 45⭕️ 100,7 28,10% 24,17% Altre attività di servizi € 39 411,8 24,55% 18,97% Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte⭕️ sulle importazioni € 15 909,9 9,91% 10,76% PIL Lazio ai prezzi di mercato € 160 517,5
Pos. Utilizzazione dei terreni Ettari⭕️ 1 Pascoli utilizzati 151.829,34 2 Boschi cedui 131.846,86 3 Altri erbai 71.021,69 4 Olive per olio 65.909,51 5 Frumento duro⭕️ 53.397,78 6 Prati permanenti (utilizzati) 40.121,99 7 Erba medica 37.851,11 8 Boschi a fustaia 33.840,05 9 Altri prati 32.825,4 10⭕️ Altra superficie boscata 32.467,79 11 Nocciolo 19.338,78 12 Vite 16.822,28 13 Ortive in piena aria 16.536,74 14 Orzo 14.294,26 15⭕️ Frumento tenero e spelta 12.849,87 16 Mais 11.720,42 17 Kiwi 7.292,59 18 Altri erbai monofiti di cereali 6.682,16 19 Avena⭕️ 5.634,96
Il settore agricolo laziale ha perso l'importanza che aveva tradizionalmente avuto fino all'immediato dopoguerra, quando la produzione proveniva essenzialmente da⭕️ grandi latifondi agricoli.
Secondo i dati ISTAT del 2010,[36] con riferimento alle coltivazioni legnose, superfici boschive escluse, preponderante nel Lazio è⭕️ quella dell'olivo per la produzione di olio, rispetto al nocciolo, diffuso nel viterbese ed in particolare nella zona dei Monti⭕️ Cimini, e alla vite. Dopo queste tre colture tradizionali si è molto sviluppata quella del Kiwi, soprattutto nella provincia di⭕️ Latina, tanto che la superficie coltiva è superiore a quella destinata a colture più tradizionali, come ad esempio quella destinata⭕️ a castagno: 4.046,82 ettari.
Secondo i dati Istat del 2007, nel Lazio le aziende agricole hanno lavorato 940.447 ettari di territorio,⭕️ contro 1.128.164 ettari 1999.[37]
Nonostante il fenomeno della transumanza sia molto ridotto rispetto al passato, nel Lazio c'è ancora una forte⭕️ presenza di allevamenti di ovini (817 092 capi nel 2003, quasi il 40% dei quali nel viterbese) che pongono la⭕️ regione dietro alla Sardegna e alla Sicilia nell'allevamento di questo capo di bestiame. A seguire, si contano circa 380 000⭕️ capi di bovini e oltre 100 000 capi di suini. Nel sud della Regione, infine, si sta sviluppando fortemente l'allevamento⭕️ di bufali, che nel 2003 superavano le 70 000 unità.
Sempre secondo i dati ISTAT del 2010, nel Lazio nel settore⭕️ agricolo operavano 27.634 aziende, che sul totale delle 544.997 aziende che in Italia operavano in questo settore, rappresentano il 5,07%⭕️ del dato nazionale. A livello provinciale, nella provincia di Latina sono state registrate 10.487 aziende agricole, 6.163 in quella di⭕️ Viterbo, 5.271 in quella di Frosinone, 4.663 i quella di Roma, mentre quelle registrate nella provincia di Rieti erano 1.050.
Di⭕️ seguito sono i dati relativi alla tipologia degli allevamenti presenti nel territorio regionale, raffrontati ai dati nazionali, per l'anno 2024.[38]
Italia⭕️ Composizione % Lazio Composizione % % Lazio sul totale Italia Bovini 5.974.947 26,0% 202.124 18,4% 3,4% Bufalini 402.286 1,8% 60.821⭕️ 5,5% 15,1% Ovini 7.000.880 30,5% 750.529 68,2% 10,7% Caprini 1.058.720 4,6% 35.194 3,2% 3,3% Suini 8.510.268 37,1% 51.740 4,7% 0,6%⭕️ Totale 22.947.101 100,0% 1.100.408 100,0% 4,8%
La tabella riporta i dati relativi ai capi di bestiame rilevati in Italia e nel⭕️ Lazio nel 2024, per categoria di bestiame. Per il Lazio inoltre, oltre alle percentuali della composizione del parco bestiame regionale,⭕️ è riportata l'incidenza sul totale nazionale.
Dai dati si ricava la maggiore incidenza degli allevamenti di Ovini e Bufalini nel Lazio,⭕️ rispetto all'incidenza degli stessi a livello nazionale; per quanto riguarda gli Ovini questi pesano sul totale regionale per il 68,2%,⭕️ mentre a livello di composizione del dato nazionale gli ovini pesano solo per 30,5%.
Il settore industriale laziale ha rilevanza nazionale⭕️ e internazionale, con un'importante diffusione di industrie di medio-piccole dimensioni. Le eccezioni si sono registrate in quelle zone del Lazio⭕️ dove ha agito la Cassa del Mezzogiorno, come ad esempio a Cassino, Anagni, Frosinone, Colleferro e dintorni dove si è⭕️ avuto un importante sviluppo economico negli ultimi anni, anche grazie agli stabilimenti industriali di importanti aziende (FIAT, SKF, ABB, Bristol-Myers⭕️ Squibb).
Secondo i dati ISTAT[34], prodotto nel Lazio ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso⭕️ tra le principali macro-attività economiche relativi al 2006, nel Lazio i settori industriali più sviluppati sono quelli relativi alla produzione⭕️ e distribuzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua (vale 2 839,7 milioni di euro), quello alle cokerie,⭕️ raffinerie, chimiche, farmaceutiche (2 766,7 milioni di euro) e della fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici, elettrici ed ottici; mezzi⭕️ di trasporto (2 418,6 milioni di euro). L'industria più distintiva del Lazio è la produzione di prodotti chimici per la⭕️ casa, prodotti farmaceutici e igienici, e prodotti tissue: Sigma-Tau, Johnson & Johnson, Procter & Gamble, Colgate-Palmolive, Henkel, Pfizer, Takeda, Merck,⭕️ Abbott, Catalent, Angelini, Menarini, Biopharma, Wepa.
Di notevole importanza anche l’attività di ricerca e sviluppo nell'high-tech: IBM (IBM Rome Software Lab),⭕️ Ericsson, Engineering, Leonardo Electronics (Roma-Tiburtina Tecnopolo Tiburtino, Roma-Laurentina, Pomezia, Latina), Rheinmetall ("Radar House"), l’industria dei pneumatici: Bridgestone (Centro R&D a⭕️ Roma e terreno di prova ad Aprilia) e l’industria aerospaziale: Avio, Telespazio, Thales Alenia Space.
Nel complesso l’industria laziale è attiva⭕️ con grandi, piccole e medie aziende, che operano nei settori metalmeccanico, chimico, alimentare, tessile, manifatturiero, grafico, editoriale, del mobile e⭕️ dell'abbigliamento.
Settore terziario [ modifica | modifica wikitesto ]
Nella regione della capitale politica e amministrativa italiana, risulta preponderante il settore del⭕️ terziario e dei servizi come turismo, commercio, intermediazione finanziaria e immobiliare, università e poli di ricerca, pubblica amministrazione.
Il peso dei⭕️ servizi nella composizione del PIL della regione, risulta superiore nel Lazio rispetto a quanto si verifica in media sull'intero territorio⭕️ italiano (77,5 % contro 65,6 %); in pratica oltre 3/4 del PIL del Lazio è prodotto dal settore dei servizi[39].
Tra⭕️ questi, oltre il 27% è prodotto dal settore dell'intermediazione finanziaria e dalle attività immobiliari, il 26% dalle attività legate ai⭕️ trasporti, commercio, alberghi e turismo. Gli arrivi turistici nel 2007 sono stati: 3 867 175 di italiani e 6 952⭕️ 266 di stranieri[40]. L'economia dei servizi legati alla Pubblica Amministrazione pesa per circa l'8%, il doppio della media nazionale[39].
Il turismo⭕️ nel Lazio è un settore florido specie per ciò che riguarda il turismo legato all'arte e ai monumenti e luoghi⭕️ di interesse della regione (Roma in primis), il turismo religioso (Roma e santuari del Lazio), il turismo estivo balneare specie⭕️ nell'alto e basso Lazio (Santa Marinella, Ladispoli, Anzio, Nettuno, Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Sperlonga, Gaeta) e il turismo estivo/invernale⭕️ nelle stazioni sciistiche dell'Appennino Laziale (Terminillo, Leonessa, Cittareale, Monte Livata, Campo Staffi e Campocatino, Altipiani di Arcinazzo).
A livello nazionale, secondo⭕️ i dati dell'Istat relativi al 2024, il Lazio è la 4ª regione italiana per numero di arrivi, la 6° per⭕️ numero di presenze, con una permanenza media per persona poco al di sotto di 3 giorni. Roma, la città più⭕️ visitata d'Italia del 2024 con 28.992.098 presenze, da sola rappresenta il 79% delle presenze regionali annuali.[41]
Secondo i dati dell'Istat, nel⭕️ 2024 nel Lazio sono stati registrati 1.278 agriturismi, il 5,4% dei 23.615 agriturismi censiti a livello nazionale. In dieci anni,⭕️ dal 2008 al 2024, l'incidenza degli agriturismi laziali è aumentata di due punti percentuali, passando dal 3,4% del 2008 al⭕️ 5,4% del 2024.[42]
2024 2024 2024 2024 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2009 Lazio 1.278 1.253 947 950 940 884⭕️ 841 811 832 704 629 % in Italia 5,4% 5,4% 4,2% 4,3% 4,3% 4,2% 4,1% 4,0% 4,2% 3,7% 3,4% Italia⭕️ 23.615 23.405 22.661 22.238 21.744 20.897 20.474 20.413 19.973 19.019 18.480
Dal 2008 al 2024 il numero di agriturismi nel lazio⭕️ è raddoppiato, ma in termini percentuali l'incidenza percentuale a livello provinciale, ha seguito dinamiche diverse. Gli agriturismi della provincia di⭕️ Viterbo e di Latina hanno segnato un incremento nella composizione regionale, segnando rispettivamente un incremento del 7,6% e dell'1%, mentre⭕️ le percentuali delle province di Rieti, Roma e Frosinone segnano un decremento del 3,8%, del 2,8% e del 2,1%.
2024 2024⭕️ 2024 2024 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 Viterbo 532 523 345 346 344 312 311 294 313 244⭕️ 214 % sul tot. reg. 41,6% 41,7% 36,4% 36,4% 36,6% 35,3% 37,0% 36,3% 37,6% 34,7% 34,0% Rieti 197 181 167⭕️ 167 173 176 170 165 158 149 121 % sul tot. reg. 15,4% 14,4% 17,6% 17,6% 18,4% 19,9% 20,2% 20,3%⭕️ 19,0% 21,2% 19,2% Roma 294 289 232 233 220 208 182 179 189 172 162 % sul tot. reg. 23,0%⭕️ 23,1% 24,5% 24,5% 23,4% 23,5% 21,6% 22,1% 22,7% 24,4% 25,8% Latina 117 119 104 105 105 92 79 85 82⭕️ 57 51 % sul tot. reg. 9,2% 9,5% 11,0% 11,1% 11,2% 10,4% 9,4% 10,5% 9,9% 8,1% 8,1% Frosinone 138 141⭕️ 99 99 98 96 99 88 90 82 81 % sul tot. reg. 10,8% 11,3% 10,5% 10,4% 10,4% 10,9% 11,8%⭕️ 10,9% 10,8% 11,6% 12,9% Lazio 1.278 1.253 947 950 940 884 841 811 832 704 629
Infrastrutture e trasporti [ modifica⭕️ | modifica wikitesto ]
Strade regionali del Lazio. Lo stesso argomento in dettaglio:
Altre direttrici sono la via Aurelia verso la Toscana,⭕️ la via Cassia per il traffico in direzione del viterbese, la via Salaria per quello in direzione del Reatino, la⭕️ via Casilina verso la Provincia di Frosinone, la via Appia come direttrice verso i Castelli Romani e la via Pontina⭕️ in direzione Latina.
Rete ferroviaria del Lazio. Lo stesso argomento in dettaglio:
Essendo posta al centro della penisola, Roma è anche il⭕️ principale nodo ferroviario dell'Italia centrale. Le altre principali direttrici di traffico ricalcano - almeno nella parte iniziale del percorso -⭕️ il tracciato delle strade consolari: la linea tirrenica (Roma-Genova, lungo la via Aurelia); la linea verso nord inizialmente lungo la⭕️ valle del Tevere (Roma-Firenze-Bologna); le linee verso l'Adriatico (Roma-Pescara, lungo la via Tiburtina, e Roma-Ancona, lungo la via Flaminia); le⭕️ linee verso il meridione (Roma-Formia-Napoli, lungo la via Appia, e Roma-Cassino-Napoli, lungo la via Casilina).
In ambito regionale, la rete collegante⭕️ Roma con la regione ed il suo hinterland si compone di otto relazioni regionali, operate da Trenitalia sul nodo ferroviario⭕️ di Roma e numerate da FL1 a FL8, oltre al collegamento rapido Leonardo Express fra la stazione Termini e l'aeroporto⭕️ di Fiumicino;
Il porto di Formia.
Nella regione è presente uno dei maggiori porti per il trasporto passeggeri d'Italia: il porto di⭕️ Civitavecchia, in provincia di Roma, rappresenta il maggiore porto d'imbarco nazionale per la Sardegna. Il porto si è arricchito di⭕️ nuove linee passeggeri per Sicilia, Spagna, Francia, Malta e Tunisia.
Mentre per raggiungere le isole pontine da porti laziali, ci si⭕️ imbarca dai porti di Anzio, ma soprattutto da Formia, Terracina e San Felice Circeo.
Aeroporto di Fiumicino
Istituzioni politico amministrative [ modifica⭕️ | modifica wikitesto ]
L'ente territoriale Regione Lazio fu istituito con la Costituzione repubblicana nel 1947, sebbene il primo organo politico⭕️ rappresentativo (come le altre regioni italiane a statuto ordinario) sia diventato operativo soltanto nel 1970, con l'elezione dei consigli regionali[43].⭕️ La regione esisteva comunque già in precedenza come entità geografica e statistica.
Presidente della Regione Lazio [ modifica | modifica wikitesto⭕️ ]
Presidenti del Lazio. Lo stesso argomento in dettaglio:
Francesco Rocca (Indipendente di Centro-Destra)
Il presidente della Giunta Regionale è il rappresentante della⭕️ Regione, ha il compito di gestire e coordinare la Giunta, promulga le leggi regionali ed emana i regolamenti. L'attuale presidente⭕️ della Regione è stato eletto alle elezioni regionali del 2024.
Il Consiglio regionale [ modifica | modifica wikitesto ]
Consiglio regionale del⭕️ Lazio. Lo stesso argomento in dettaglio:
Il Consiglio regionale è l'assemblea legislativa della Regione. Promulga le leggi e i regolamenti di⭕️ competenza dell'ente, approva il bilancio regionale e propone leggi alla Camera dei deputati.
Il Consiglio regionale del Lazio ha sede a⭕️ Roma in via della Pisana 1301.
La Giunta Regionale [ modifica | modifica wikitesto ]
L'organo esecutivo della Regione è la Giunta⭕️ regionale, composta dal presidente della Giunta e dagli assessori. Tra i suoi compiti:
esegue le delibere del Consiglio regionale;
predispone il bilancio⭕️ regionale;
amministra il patrimonio della Regione;
emana disposizioni esecutive per attuare leggi regionali.
La sede principale della Giunta regionale del Lazio si trova⭕️ a Roma in via Cristoforo Colombo, 212.
Suddivisione amministrativa [ modifica | modifica wikitesto ]
Dal 1º gennaio 1948, ex art. 131⭕️ della Costituzione, il Lazio è una regione ad autonomia ordinaria della Repubblica Italiana, ma solo con la legge n. 281⭕️ del 1970 furono attuate le sue funzioni.
Il Lazio è amministrativamente suddiviso nelle 4 provincie di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo,⭕️ e nella città metropolitana di Roma Capitale.
Questa suddivisione amministrativa è ripresa dal simbolo della regione, rappresentato da un ottagono con⭕️ iscritti gli stemmi delle quattro province e della città metropolitana.
Comunità montane [ modifica | modifica wikitesto ]
Nel Lazio sono poi⭕️ presenti 22 comunità montane istituite con legge regionale del 1999[44].
Sport nel Lazio. Lo stesso argomento in dettaglio:
Lo stadio Olimpico di⭕️ Roma
Nel Lazio si tengono ogni anno due dei più importanti eventi internazionali dell'atletica leggera italiana: il Golden Gala di Roma⭕️ e il Rieti Meeting. Quest'ultimo è il meeting più antico d'Italia, ed è noto per i numerosi record del mondo⭕️ registrati, come quello di Asafa Powell che il 9 settembre 2007 vi ha stabilito il record mondiale nei 100 metri.
Principali⭕️ impianti sportivi [ modifica | modifica wikitesto ]
Nel Lazio sono presenti diversi impianti sportivi di livello internazionale, costruiti in occasione⭕️ di eventi di rilevanza mondiale come le Olimpiadi di Roma del 1960.
Tra i vari impianti sportivi, il più rilevante è⭕️ lo stadio Olimpico, costruito all'interno del complesso sportivo del Foro Italico, dove si trovano anche lo Stadio del tennis di⭕️ Roma, sede degli Internazionali d'Italia di tennis, e il Complesso natatorio del Foro Italico.
Altri impianti sportivi rilevanti sono il Palazzo⭕️ dello Sport, situato a Roma nella zona dell'Eur, il più grande palazzo dello sport in Italia, l'Autodromo di Vallelunga, un⭕️ circuito automobilistico e motociclistico che si trova a Campagnano di Roma, e il Centro di Preparazione Olimpica di Formia, un⭕️ complesso sportivo dotato di strutture all’aperto e indoor, dove si possono praticare oltre 20 differenti discipline sportive tutto l’anno.
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